COTONE IN CONVERSIONE

L’ambizione di Native Spirit è di proporre materie prime ibride, un mix tra tradizione, scienza e innovazione. Sia da un punto di vista economico che ecologico, il cotone in conversione permette di orientarsi verso una modalità di consumo più responsabile.

Poiché l’obiettivo è di avere un processo di produzione al passo con i tempi, questa scelta permette di compiere un primo passo nella direzione di un prodotto tessile eco-friendly, riciclato o biologico.

Il cotone in conversione, un cotone biologico in divenire...

Fino alla fine del XX secolo, il filo di cotone era la fibra naturale vegetale più prodotta e utilizzata al mondo. Oggi deve ampiamente far fronte alla concorrenza delle fibre sintetiche.

La parola “cotone” indica sia la pianta, che il componente e il materiale tessile. Il cotone “in conversione” è un cotone coltivato secondo gli standard biologici, ma che non è ancora certificato.

Sono necessari 2-3 anni perché il terreno si depuri dalla tossicità dei prodotti chimici utilizzati e si rigeneri. Durante questo periodo, gli agricoltori coltivano il cotone con gli stessi requisiti richiesti per il cotone biologico.

Il cotone “in conversione” è stato creato per sostenere gli agricoltori in questa transizione, ma soprattutto per incoraggiare e aumentare l’approvvigionamento mondiale di cotone biologico.

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UN CONSUMO DI ACQUA E DI ENERGIA RIDOTTO

La coltivazione biologica permette di conservare e/o migliorare la fertilità del suolo. Inoltre, consuma meno acqua ed energia rispetto al cotone tradizionale e quindi è meno inquinante!

Il cotone biologico presenta molti vantaggi se paragonato al cotone tradizionale. Prima di tutto, viene sbiancato con acqua ossigenata e non con cloro, il che permette di non usare sostanze tossiche. Inoltre, le tinture sono realizzate senza sostanze cancerogene. Infine, anche la biodiversità viene migliorata grazie alla coltivazione diversificata e al mancato utilizzo di OGM. Un’ultima argomentazione che è di per sé sufficiente quando si conosce la pericolosità degli organismi geneticamente modificati.

NS coton en conversion

Ci siamo noi e poi ci sono loro... Perché sì, la coltivazione del cotone è importante, ma la vita di coloro che lo coltivano lo è ancora di più. L’agricoltura biologica permette migliori condizioni di vita e di lavoro. Infatti, il pericolo di contaminazione da parte dei prodotti chimici è ridotto al minimo.

Inoltre, il cotone in conversione presenta il vantaggio di essere coltivato rispettando al 100% i principi dell’agricoltura biologica e il suo prezzo sarà nettamente inferiore in confronto al cotone proveniente da coltivazione biologica già ben installata.

Una produzione sostenibile si basa sul fatto di conservare sano il suolo e resiliente ai cambiamenti climatici, di promuovere la biodiversità e di proteggere gli agricoltori. L’agricoltura biologica si basa esattamente su questo approccio.

Il cotone biologico è quindi a tutti gli effetti una materia prima sostenibile. Il cotone in conversione, che è la prima fase di questo processo, è anch’esso altrettanto sostenibile.